Il percorso segnato dagli audio, collocati in quattro punto del giardino, invita il visitatore a inoltrarsi progressivamente fra piante e arbusti, nella penombra rischiarata dal neon colorato. La voce di Giorno, testimone della comunità gay prima e dopo il flagello dell'AIDS, fa collidere l'immaginario dell'hortus conclusus, luogo di meditazione e preghiera, con quello del parco cittadino in notturna, terreno di cruising e incontri fra corpi.
Se Everyone Gets Lighter (2002; 2'13''), posta come un proemio vicino all'ingresso del giardino, verbalizza e anticipa le riflessioni esistenziali scatenate da Life Time, in There Was a Bad Tree (2001; 9'24'') e Welcoming the Flowers (2004; 7'39''), il raggiungimento di uno stato più alto per l'uomo passa attraverso l'accettazione di quella natura viva e brulicante che, anche nella produzione di Rondinone, è luogo di rigenerazione e ispirazione, dove mistico e secolare possono coesistere. Nell'angolo più estremo del giardino, Thanx 4 Nothing (2006; 10'04''), iniziata a scrivere da Giorno in occasione del suo settantesimo compleanno, consegna al pubblico un bilancio commovente ed esilarante di una vita vissuta con intensità.