LUISA AIANI E ICO PARISI

LUISA AIANI E ICO PARISI

Luisa Aiani e Ico Parisi, Postiano, 1958
Il nuovo appuntamento di garage BENTIVOGLIO presenta un intero ambiente progettato da Luisa Aiani e Ico Parisi: la camera Positano, disegnata dalla coppia per l’azienda romana MIM - Mobili Italiani Moderni nel 1958.
MIM rappresenta un’eccezione all’interno del design, essendo uno dei pochi marchi non lombardi a imporsi nel panorama italiano, e quindi in un certo senso mondiale, della produzione di mobili.

La camera entra in collezione dopo essere stata acquistata al Mercato di Piazza Grande, un’associazione bolognese che da trent’anni, attraverso la rivendita di oggetti usati, si occupa di progetti per persone emarginate o senza fissa dimora.

L’acquisizione rappresenta l’interesse verso una coppia che ha avuto un altalenante successo storiografico, ma che ha visto in tempi recenti un crescente interesse collezionistico attraverso il mondo delle aste.
La volontà curatoriale di attribuire la paternità del lavoro anche a Luisa Aiani, chiamata con il suo cognome e non con quello acquisito, si iscrive all’interno del lungo percorso critico che ha visto nel corso degli anni il riconoscimento alle figure femminili, di importanti sodalizi di vita e professionali, del ruolo non solo di assistenti, ma di vere e proprie comprimarie.

E’ infatti impossibile poter tracciare i confini di meriti e competenze all’interno di un legame che dura quarantacinque anni: il vero progetto dello studio La Ruota, che Luisa e Ico aprono nel 1948, è il dialogo che intercorre tra i due e che ha come effetto ultimo l’incessante produzione di mobili e oggetti.

Il dialogo è il fondamento della nostra cultura, che sia quello maieutico di eredità socratica, o quello enunciativo e creativo del dio giudaico.
Il dialogo è anche il luogo in cui nasce la collezione di Palazzo Bentivoglio, nel confronto tra i due collezionisti; dialogo di cui non conosciamo l’estensione, ma di cui ci è dato intravedere i confini attraverso le ossessioni, le vanità, le visioni, le rinunce che pervadono l’intera collezione.

garage BENTIVOGLIO è infine il luogo in cui la collezione entra in dialogo con il mondo, chiede di essere interrogata per ritornare a sé carica di nuovi significati.