PABLO BRONSTEIN

PABLO BRONSTEIN

Pablo Bronstein, Horological piazza, 2008
Spesso le sculture di Pablo Bronstein rendono concreti i suoi disegni. O forse, nella mente
dell’artista accade il contrario, e le sculture pre-esistono al disegno, che diventa un progetto a posteriori dell’opera.

In Horological piazza, esposto dal 26 febbraio al 30 marzo a garage BENTIVOGLIO, quattro orologi antichi su piedistallo si fronteggiano a un acquerello a parete che li rappresenta; come nel Laocoonte di Lessing la vetrina indaga due strumenti espressivi differenti, in questo caso scultura e disegno, sottolineandone analogie e differenze, ricordandoci dove iniziano i confini di uno e finiscono quelli dell’altro.
Se l’acquerello inventa e descrive lo spazio della piazza, i quattro piedistalli attraversano invece lo spazio e lo trasformano nella piazza. In tutti e due i casi ci dobbiamo accontentare di guardare e di non poter attraversare fisicamente quel perimetro.

L’opera, arrivata recentemente a Palazzo Bentivoglio, non ha forse trovato una sua collocazione realmente efficace nelle stanze della collezione, e lo spazio del garage diventa così un ottimo dispositivo per indagarne significati e potenzialità.
Se da un lato le due parti ricercano un dialogo continuo, dall’altra forse quel dialogo deve essere interrotto e va lasciato alla memoria il compito di trovare di volta in volta nell’una i significati inespressi dell’altra, arrivando di fronte ai piedistalli con solamente la forma deformata dal ricordo dell’acquerello.

Gli spazi del garage, nella loro marcata qualità astratta, sono incredibilmente il luogo migliore in cui il decorativismo di Bronstein può esplodere in tutte le sue contaminazioni, che dal Barocco arrivano al Postmodernismo, passando per l’epoca dei Lumi e in quella Regency.
Quasi come la sedia di Kosuth, l’opera si disvela qui nel suo nome, come sempre affisso in vetrina, nella sua immagine, l’acquerello, e nella sua reale sostanza, i piedistalli, delegando in fondo ai passanti il compito di chiedersi cosa sia per loro una Horological piazza.