Come Dio Padre in una cimasa, nel cielo di una pala d’altare belliniana, il Ceiling Cat di Eva & Franco Mattes si staglia nel controsoffitto e si sporge verso l’interno di garage BENTIVOGLIO. Sotto di lui non avviene nessuna scena Sacra, nessuna Crocifissione, nessun Battesimo, nessun Miracolo. L’intero spazio espositivo è completamente libero, e il gatto, come noi, si affaccia sul vuoto. Più che mostrare una nuova opera o un nuovo allestimento, il lavoro scelto per ARTE FIERA 2025 è l’escamotage per parlare del contenitore in sé. \n La posizione privilegiata permette al gatto di avere uno sguardo che nessuno di noi avrà mai; entra prepotentemente nello spazio dell’opera, può vederla (se ci fosse) nella sua tridimensionalità a noi negata dalla vetrina, che proietta irrimediabilmente tutto sullo stesso piano pittorico. In garage BENTIVOGLIO infatti la profondità in fondo non esiste e tutto viene visto da un unico punto di vista frontale. Le opere vivono sotto una luce fissa, che concede loro di creare la stessa immobile ombra, e sono immerse tra le pareti bianche, in un white cube che non conosce tempo, non invecchia, non rovina. Winckelmann e i modernisti, promotori dell’irreale candore, eleverebbero a tempio questo spazio assoluto. Il gatto continua però ad osservarci e porta a domandarci perché abbia scelto di affacciarsi proprio lì, in un infinito gioco di sguardi tra noi, lui e il “pieno potere del vuoto”. \n E se, come accadde a Neo, il gatto è un enorme déjà vu, perché ci è parso di averlo già visto, è perché Eva & Franco Mattes ci ricordano che da sempre per fare arte l’uomo copia quello che era già stato fatto in precedenza da altri. L’opera si inserisce sempre all’interno di un linguaggio condiviso, tanto più per chi, come loro, da sempre usa la rete e il digitale come territori di indagine e ricerca, dove tutto nasce e si sviluppa attorno alle community. E come in qualsiasi comunità, i significati vengono portati alle loro estreme conseguenze; con una semplice sequenza, CTRL + C/CTRL + V, tutti sono in grado di impossessarsi di un significato ed elevarlo a proprio. Autorialità e creatività perdono così, finalmente la loro aura. E gli irrimediabili errori di copia, le corruttele degli amanuensi, diventeranno forse i nuovi luoghi dell’esperienza immaginativa.
dal mercoledì al sabato dalle 19 alle 23 in occasione di Art City Bologna 2025 mercoledì 5 febbraio dalle 11 alle 23 giovedì 6 febbraio dalle 11 alle 23 venerdì 7 febbraio dalle 11 alle 23 sabato 8 febbraio dalle 11 alle 23 domenica 9 febbraio dalle 11 alle 23